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Antonio Del Donno

Antonio Del Donno (Benevento, 27 novembre 1927 – Benevento, 19 novembre 2020), pittore e scultore italiano, vive attraverso la sua arte. Ha sempre avuto un linguaggio ed una forma di espressione coerenti con la sua gestualità; in più, del Donno ha sempre nutrito un amore profondo per la fotografia. Rauschenberg, Tapies, Vedova, Schifano, Warhol  sono stati i suoi maestri, hanno tirato fuori le sue radici e lo hanno aiutato a trovare se stesso. 

Il costruire, il sentirsi un artigiano  manipolando il ferro ed il legno, sin dall’infanzia, e la curiosità che lo porta a viaggiare sono tutte caratteristiche che si ritrovano nelle sue opere.

Nell’arte di Del Donno c’è sempre un tema sociale, uno al di là di ideologie politiche o religiose, ma le sue opere sono semplici e spontanee; tutto ciò grazie al fatto che il suo lavoro si compiace del gioco tra il fascino delle forme e delle linee sempre in armonia fra loro.

Tratto dal catalogo Fumagalli di Annamaria Maggi

Esordisce nel campo dell’arte nei primi anni ’50 con opere di stampo figurativo in cui chiaramente si intravede l’esigenza di spingere la mano verso un segno sempre più informale; come avvertì molto lucidamente Filiberto Menna negli inchiostri di quegli anni, raffiguranti vicoli, strade o chiostri, si poteva scorgere il gesto informale prioritario nella successiva scelta poetica. Nella metà degli anni ’50 la sua pittura ha decisamente preso una svolta verso la gestualità assoluta, senza più nessun richiamo alla figurazione. All’inizio degli anni ’60 Del Donno vive, insieme ad altri esponenti della cultura informale italiana, momenti di partecipazione diretta. Come egli stesso affermò: ” Ho frequentato negli anni ’60 e ’70 la Galleria di Lucio Amelio a Napoli…….si organizzavano conferenze, dibattiti, interviste, mostre di noti artisti quali Paolini, Schifano, Burri, Zorio, Pistoletto, Merz, Kunellis, Beuys e Rauschemberg”. Da questo particolare humus culturale Del Donno trae diverse lezioni che lega con un aspetto artistico molto intimo e personale. Si può notare in particolare la lezione oltreoceano della corrente New dada, che Del Donno sviluppa realizzando delle opere in cui il gesto umano preponderante e deciso lascia intravedere un substrato preesistente e di riutilizzo (figure o scritte da ritaglio di giornale). Degli anni ’70 sono i Vangeli. Negli anni ’80 il substrato prende sempre più spesso il sopravvento fino ad assumere una vera e propria caratteristica di combine-painting. Negli anni ’90 mantiene la tecnica della combinazione pittura gestuale con oggetti, ma ora si intravede una forte reazione simbolica, non più ironica e fiduciosa nel progresso e nella società, di totale sfiducia. Del Donno ha partecipato su invito a numerose mostre personali in Italia ed all’estero. Del 1998 è la personale alla Galleria Studio Oggetto di Milano curata da Achille Bonito Oliva.

Carriera

Tiene la sua prima personale nel 1962, presso la Pinacoteca Provinciale di Benevento. Rauschemberg, Tapies, Vedova, Schifano, Warhol diventano i maestri di Antonio Del Donno, che sviluppa un linguaggio pittorico chiaramente influenzato da questi grandi artisti, scevro da qualsiasi accademismo e retorica. Come un artigiano manipola il ferro, il legno, realizzando oggetti inerenti all’arte. Nascono così nel 1972 i “Vangeli”, tavole di legno recuperate, incollate e con cerniere in ferro, che riportano con caratteri  stampati a fuoco versetti del Vangelo di forte simbologia ammonitrice.

La sua filosofia ben si percepisce osservando l’intero corpus delle opere, i Contenitori di luce, le Tagliole, i Vangeli e i lavori più recenti, che richiamando ironicamente il mondo della pubblicità, criticano il consumismo e la superficialità che spesso ci circonda. Unisce pittura gestuale con oggetti, ricercando sempre un approfondimento simbolico delle immagini.

In occasione del suo novantesimo compleanno, nel novembre 2017, Benevento e Santa Croce del Sannio hanno dedicato ad Antonio Del Donno tre giorni di mostre, convegni ed incontri.

Il 5 maggio 2018 RAI3 ed. nazionale ha trasmesso uno speciale durante la trasmissione Mezzogiorno Italia, nel corso del quale è stato definito tra i 100 artisti più importanti al mondo.

Il 2 giugno 2019, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, è stato insignito della distinzione onorifica di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”.

Su di lui hanno scritto, tra gli altri, Achille Bonito Oliva, Mirella Bentivoglio, Filiberto Menna, Enrico Crispolti, Giuseppe Galasso.

È morto a Benevento il 19 novembre 2020.                 

Nel mese di aprile 2021, presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II, nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Archeologia e Storia dell’Arte, è stata discussa una tesi in Storia dell’Arte Contemporanea dal titolo “Antonio Del Donno, artista internazionale”.

 

Esposizioni ed eventi

Nel 1962 tiene la sua prima personale presso la Pinacoteca Provinciale di Benevento

Nel 1963 Premio Porto di Napoli

Nel 1965 Nuove Ricerche, Museo del Sannio di Benevento

Nel 1968 è con una personale alla galleria Carolina di Portici e nella collettiva “Linea Sud” a Santa Maria di Capua Vetere

Nel 1969 è allo Studio Oggetto di Caserta

Nel 1971 Premio Brunelleschi a Firenze

Nel 1972 è ospite negli spazi di Artivisive a Roma

Nel 1975 Senso Unico a Benevento, Situazione 75 a Napoli

Nel 1979 Galleria Il Brandale di Savona e Galleria L’Incontro di Genova

Nel 1981 Galleria Inquadrature a Firenze

Nel 1982 Expo Arte di Bari

Nel 1983 Galleria Fumagalli di Bergamo e Museo del Sannio di Benevento, Expo Arte di Bari

Nel 1985 Studio Cavalieri di Bologna e Saletta dell’Uva al Belvedere di San Leucio di Caserta

Nel  1984 Expo Arte di Bari, Biblioteca Centrale Regione Sicilia a Palermo

Nel 1985 Expo Arte di Bari, Museo del Sannio di Benevento, Expo Tevere a Roma

Nel 1986 Staats un Universitatsbibliotek di Amburgo e Volksuniversiteit di Rotterdam

Nel 1987 Arcaico e Moderno al Palazzo dei Vescovi di Caserta, Galleria Fumagallli di Bergamo e Studio Cavalieri di Bologna

Nel 1988 Columbia University di New York e Galleria Interarte di Milano, Expo Arte di Bari

Nel 1989 Lineart 89 Gent in Belgio

Nel 1990 Arte Fiera di Bologna, Italienisches Kulturinstitut di Vienna, Scrittura Povera al Palazzo dei Consoli a Gubbio, Chiesa di San Domenico di Urbino, Galeriex Larsson di Stoccolma, Scultori al Festival di Spoleto, West Room Gallery di New York

Nel 1991 Galleria Fumagalli di Bergamo, Palazzo Civico di Marcianise, Caserta

Nel 1992 Boycott Art Gallery di Bruxelles

Nel 1993 espone al Museum of Modern Art di New York, Galleria Soave di Alessandria, Gutemberg Museum di Mainz in Germania

Nel 1994 Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate, Expo Arte di Bari

Nel 1995 Galleria Hervè di Luebec, Canada e Galleria Espanhe di Rio de Janeiro

Nel 1996 Palazzo dei Consoli di Gubbio

Nel 1998 Studio Oggetto/Mediarte di Caserta e Centro Culturale Italiano di Zagabria, Arte Fiera di Bologna, Galleria Fumagalli di Bergamo

Nel 1999 Galleria Effedue Bergamo, Arte Fiera di Bologna, Galleria Fumagalli di Bergamo

Nel 2000 Museo Campano di Capua, Palazzo Reale di Caserta

Nel 2002 Biblioteca Comunale di Bellona Caserta, Palazzo Reale di Caserta

Nel 2003 Palazzo Reale di Caserta

Nel 2004 Galleria Il Bruco di Roma, Fondazione Cassa di Risparmio di Cosenza

Nel 2005 Galleria Margutta 102 di Roma e Museo Oraziano di Palazzo Orsini a Roma, Expo di Aichi (Giappone)

Nel 2006 Vitarte, Galleria Agostinelli di Roma

Nel 2007 è invitato ad allestire una personale a Los Angeles nelle sale dell’Estrada Gallery, Castello Piccolomini di Celano (L’Aquila), Museo Bargellini di Pieve di Cento, Spazio Etoile di Roma, Le Scribe l’Harmattan a Parigi, Tempus fugit, Palazzo Vecchio di Caserta, Galleria Horti Lamiani a Roma

Nel 2008 Galleria d’Arte Moderna di Termoli, Estrada Gallery di Los Angeles

Nel 2009 Museo Civico Umberto Mastroianni di Marino, Museo Gabriele d’Annunzio di Pescara, Castello di Taurasi di Avellino, Villa Fiorentino a Sorrento

Nel 2010 Museo dello Splendore di Giulianova, Saletta d’Arte Viviani di Pisa, Università di Oradea in Romania, Galleria Cortese –Lisanti a Roma

Nel 2011  Museo Magi 900, Pieve di Cento, Galleria Takeway Opera Unica, Roma, Museo Tarii Crisurilor, Oradea (Romania), Galleria Cosmopolitan, Veglie (LE)

Nel 2012 Museo Magma, Caserta

Nel 2013 Galleria Rosetoarte, Teramo, III Millennio Della Scultura, Porto di Ostia, Palazza Farnese, Campli (TE) , Officina Farnese, Roma

Nel 2014 Museo Centrulartistic, Baia Mare (Romania), Auditorium Parco della Musica, Roma , Spazio Memoire, Verona, Sculture Monumentali al porto di Ostia, Roma

Nel 2015 Museo Judeteon,Satu Mare (Romania), Villa Vertua  Masola, Nova Milanese, Museo a cielo aperto, Porto Turistico di Ostia, Teatro Carlo Gesualdo, Avellino, Galleria Luigi Sturzo, Mestre. Il primo dicembre viene installata sul piazzale degli IFO di Roma, Regina Elena San Gallicano, una scultura raffigurante una sfera.

Nell’ambito di Expo 2015, Padiglione Italia, ha partecipato alla Mostra “Sostenibilità alimentare e qualità dell’alimentazione” organizzata dall’Università di Perugia.

Nel 2016 Galleria Plus Art Puls, Roma, Museo di Arad (Romania), Uniunea Artistilor Plastici, Targu Mures (Romania), Studio Medina, Roma

Nel 2017 Castello di Santa Severa, Sala Pyrgi, Museo Civico Umberto Mastroianni, Marino, Museo Archeologico della Linguella, Portoferraio,
Elle Galleria , Preganziol  (TV), Spazio Cerere, Pastificio Cerere, Roma, Saint-Vincent Resort & Casino, Istituto Italiano di Cultura, Varsavia

Il14 agosto viene installato a Pineto (PE) il monumento “SFERA 1989”.

Il 16 ottobre donazione al Museo della Shoah di Roma di due opere

Il 16 dicembre un “Vangelo” di Antonio del Donno è stato posto nel Museo San Fedele di Milano accanto all’installazione del grande
artista greco, Jannis Kounellis, dedicata all’Apocalisse 

Nel 2018 Mac Caserta, D.d’Arte Roma. Acquisizione di opere per la collezione della Farnesina da parte del Ministero degli Affari Esteri. Acquisizione di n. 17 opere da parte della Fondazione Banca d’Italia, alcune esposte nella sede centrale di via Nazionale a Roma.